TEATRO GRECO

3 – 8 febbraio

VITA DEL SIGNOR DE MOLIÈRE

Fausto Paravidino

3 – 8 febbraio​

VITA DEL SIGNOR DE MOLIÈRE

Fausto Paravidino​

Di Michail Bulgakov
adattamento teatrale di Maria Teresa Berardelli
regia Danilo Capezzani
produzione Compagnia Mauri Sturno
Compagnia dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico

Lo spettacolo ha una durata di 80 minuti senza intervallo

Sinossi

“Come è duro il cammino del cantore sotto la sorveglianza intransigente di un potere minaccioso.”

(da Vita del signor de Molière)

Nel 1932 Michail Bulgakov, dopo aver attraversato la catastrofe – tutte le sue pièce furono proibite dal governo sovietico – firmò un contratto per una biografia di Molière e l’anno successivo consegnò il manoscritto all’editore. Ossessionato da Molière fin dall’infanzia, Bulgakov aveva già iniziato a interessarsi al commediante e drammaturgo francese a partire dal 1929, quando scrisse La cabala dei bigotti. La pièce, proibita per molti anni dalla censura, venne messa in scena solamente nel 1936, ma gli attacchi dei critici ostili a Bulgakov furono talmente violenti che l’opera venne subito tolta dal cartellone. Altrettanto sfortunato fu il destino della biografia di Molière, che venne criticata dall’editore poiché suscitava “tutta una serie di dubbi seri”, in risposta ai quali Bulgakov disse: “Avendo scritto il mio libro in un verso, non posso certo scriverlo nel verso opposto”. Facendo valere la sua posizione di drammaturgo e non di storico sovietico, Bulgakov rinunciò alla pubblicazione del manoscritto, che vide la luce solo quindici anni dopo la sua morte, grazie alla moglie Elena Sergeevna.
Per quale motivo Bulgakov era così ossessionato da Molière? Cosa lo affascinava? Molière, come Bulgakov, ebbe a che fare sia con il potere di re Luigi XIV, che con una palude popolata da individui mossi dall’invidia, il cui unico scopo era l’annientamento di un avversario al di fuori della loro portata. “Il nostro eroe si sentiva un lupo solitario, che avvertiva sul collo il fiato di cani eccitati”, scrive Bulgakov nella sua Vita in relazione alla condizione spirituale di Molière durante lo scontro per il Tartufo, usando quell’immagine di “lupo solitario” che aveva attribuito a se stesso in una lettera a Stalin del 1931 – “Con me si sono comportati come si fa con un lupo e per diversi anni mi hanno ricacciato dentro un recinto”. Anche Molière incontrò la censura – a partire da Le preziose ridicole, fino ad arrivare a quella più lunga ed estenuante del Tartufo – e, godendo dell’appoggio del re, lottò per le sue opere, arrivando il più delle volte a una vittoria. Non riuscì, però, a rimanere indenne né da quella fatica cui era costantemente sottoposto, né dai pettegolezzi e dalle malelingue che si svilupparono nei suoi confronti e che riguardavano anche la sua vita privata, soprattutto il suo matrimonio con Armande, di cui si vociferava che lui fosse il padre. Fu questa fatica che lo portò progressivamente ad ammalarsi. “Il suo intero organismo era sconvolto. Era malato in modo irrimediabile e andava precipitando sempre di più verso l’ipocondria”, scrive Bulgakov. Lui, che nel 1934, in una lettera al fratello, disse di essere affetto da un esaurimento del sistema nervoso e di essere sempre più malato. La malattia, quindi, sembra una condizione nella quale questi due grandi autori non possono far altro che precipitare. Risucchiati dal loro profondo amore verso il teatro e dal loro instancabile impegno, hanno giocato una partita pericolosa con la vita. “Non so se sono necessario al teatro sovietico, ma a me il teatro sovietico è necessario come l’aria.”. Ed è quell’aria che inizia progressivamente a mancare e che conduce, sia Molière che Bulgakov, irrimediabilmente alla loro fine.

ORARI

Martedì 3 Febbraio 2026 ore 20:30
Mercoledì 4 Febbraio 2026 ore 20:30
Giovedì 5 Febbraio 2026 ore 17:00
Venerdì 6 Febbraio 2026 ore 20:30
Sabato 7 Febbraio 2026 ore 19:00
Domenica 8 Febbraio 2026 ore 17:00

come arrivare

MEZZI PUBBLICI

Metro B1, fermata “Libia”
(10 minuti a piedi)

Autobus 135,235,63,92

Treno Fl1, FC3, R, FL2, FL3

AUTO

Dalla Tangenziale Est uscita “Nomentana”, seguire le indicazioni per Via Ruggero Leoncavallo. Parcheggio custodito convenzionato in Arrigo Boito 49 (100 m dal Teatro)